Oggi volevo un po’ far sgranchire quel povero criceto che staziona nel mio cervello da diversi anni. Quindi mi sono data a letture impegnate e di spessore. Mi sono imbattuta in questa frase: ”L’intelligenza è sopravvalutata, non è necessariamente una buona risorsa per la sopravvivenza di una specie, i batteri ne fanno a meno da oltre tre miliardi di anni”. E io, che volevo solo leggere in pace, senza dovermi per forza concentrare su niente, mi sono invorticata in una serie di riflessioni fuori controllo.
Nell’ultimo -lunghissimo- periodo, non ho fatto altro che sentire questo mantra: “Sei una ragazza intelligente e stimolante. Troppo”. Sospettavo che fosse un modo cortese di darmi il benservito. Sapete, no, quando uno non ha nessuna buona argomentazione, la butta sulla banalità e sull’ovvietà. “Non è bella ma è simpatica”, cose così. Invece stamattina mi si è accesa una piccola luce nel cervello, che poi è diventata una lampadina e, infine, un enorme lampadario. E, illuminata dal mio enorme lampadario, sono arrivata all’unica conclusione possibile. Se vi dicono che siete troppo intelligenti, è perchè siete troppo intelligenti. E quindi impegnative. E quindi infrequentabili. Perchè l’impegno richiede costanza, la costanza richiede assiduità e l’assiduità, alla fine, implica una qualche forma di responsabilità. E, dal momento che viviamo nel secolo degli irresponsabili, la responsabilità è un sinonimo di Anticristo. Quindi il nostro lieto sillogismo ci porta a dire che se siete intelligenti, siete l’Anticristo.
Persa in questa tragica riflessione, mi è tornato alla mente l’ennesimo improponibile imbecille. L’Acculturato. Anzi, L’Accurturato.
Colui che, cercando di farmi passare per idiota, voleva dar mostra di una sconfinata e brillante intelligenza. Purtroppo l’intelligenza non è uno spettacolino che si può improvvisare per cui, se il tuo QI è pari a quello di uno scopino da cesso, prima o poi verrà fuori. E sarà terribile.
Siamo andati a prendere un aperitivo. Si era instaurato un meccanismo un po’ singolare per cui voleva per forza primeggiare e far vedere che lui, uomo impegnato, aveva una cultura di un certo tipo. E, in virtù di questo, veniva invitato a prendere parte a certuni dibattiti letterari di livello. Io mi limitavo ad ascoltare, rimestando nel mio drink con un ombrellino di carta. Ci sono certe situazioni in cui non vorresti farti un’opinione. Questa, era una di quelle. Combattevo una battaglia impari contro il mio cervello. Gli chiedevo la grazia di rimanere fermo immobile. Invece, visto che non andiamo d’accordo, l’opinione se l’è fatta. “Lady B. ” mi ha sussurrato nell’emisfero sinistro” Questo è un coglione. E tra poco te lo dimostrerà in modo eclatante.” “Non perdi mai l’occasione di tacere, eh?” Ho ribattuto sussurrando nell’emisfero destro. La conversazione con la materia grigia, mi ha portato a perdere parte del monologo dell’Accurturato. Quando ho messo a tacere i vari emisferi, ho sentito la seguente bestialità. “E, recentemente, sono stato invitato a sentire la lettura delle poesie di Bukowski” “Ah, interessante. Chi le leggeva?” chiedo. “Ma come? Le leggeva lui!” Già, che domande. Rimango in silenzio. Guardo il fondo del mio drink, nella speranza di trovare una risposta ai problemi dell’umanità. Non la trovo. Non alzo nemmeno lo sguardo, osservo con fare compassionevole una macchia sul legno del tavolo. “Bukowski è morto nel 1994…” dico, con voce incolore. “Sei sicura?” “Si.”
Ci salutiamo amichevolmente con una pacca sulla spalla. Lui nella certezza che io sia troppo impegnativa, io con una convinzione che solo oggi, grazie a quella frase che ho letto, riesco a esprimere a parole. L’intelligenza non serve alla sopravvivenza della specie. Perchè tanto l’Accurturato andrà in giro a millantare conoscenze con Hemigway e troverà sicuramente qualche Accurturata che, non sapendo di che diavolo sta parlando, batterà in modo stupidamente entusiasta le mani.
Un accurturato saluto,
Lady B.
30 ottobre 2012 at 1:54 pm
a proposito!!! venerdì abbiamo un aperitivo da un mio caro amico.. un certo Jack… Jack Kerouac, scrive bene… ti potrebbe dare qualche dritta, magari! :))))))))))
30 ottobre 2012 at 1:56 pm
Purtroppo venerdì ho un impegno con Herman Hesse…mi trovo costretta a declinare…
30 ottobre 2012 at 3:18 pm
lady b ma venerdì non vieni alla cena al Symposio (scritto necessariamente in questo modo!) con Platone??
30 ottobre 2012 at 3:23 pm
Quanto sono gettonata. Poco importa che siano cadaveri, eh…
30 ottobre 2012 at 4:38 pm
Voglio diventare una mosca e voglio venire con te nella tua tasca a qsti appuntamenti…devo dire xo che ora che anche io mi son convinta ad accettare inviti ne ho d aneddoti da raccontare..
30 ottobre 2012 at 4:40 pm
C’è molto materiale (in)umano in giro…