“No Madame. Oggi Chander non può venire perchè a casa di Madame G. c’è davvero un big mess”
Facciamo un paio di passi indietro.
Quando questa conversazione si è svolta io versavo in uno stato di disperazione totale poichè, come spesso accade, si stava verificando una morìa incontrollata di elettrodomestici unita al fatto che non avevo assolutamente voglia di occuparmi della questione. Dunque, con grande forza d’animo, avevo deciso di delegare tutto. A Arti o, se proprio Arti non fosse stata disponibile, a Chander.
L’assenza di quest’ultimo era un problema, visto che Arti mi aveva fatto garbatamente notare che lei si occupava di tutto ciò che riguardava la cucina ma non del resto.
“Ma che è successo da Madame G?”
“No, non puoi capire Madame. Veramente un big mess”
E, per rendere meglio l’idea, ha iniziato a gesticolare in un modo che manco un romano subito dopo una rissa.
Sento la mia metà migliore e riporto l’accaduto, non fosse altro perchè Madame G. è una nostra amica e ci sembrava veramente strano che a casa sua fosse scoppiato un uragano.Avrà fatto un festone senza invitarci? I ladri? E’ impazzita e ha rovesciato tutto per terra?
Le ipotesi non sono andate avanti a lungo perchè “Madame, il gatto si sta mangiando tutte le tue palmette”. Quindi la rappresaglia da compiere sul felino mi ha fatto dimenticare dell’assenza di Chander e del big mess.
Qualche giorno dopo, a cena, parliamo con Madame G.
Che ci racconta un po’ di cose, tra cui il fatto che stava disperatamente tentando di cambiare la disposizione dei mobili in alcune stanze. Da sola. Se fosse stata un donnone di 80 chili per due metri di altezza, la questione non avrebbe avuto rilievo. Ma ella è minuta e immaginarla mentre trascina cassettoni pesantissimi in giro per casa immersa nella calura indiana ci aiuta a capire meglio il “disperatamente” iniziale.
“Ma proprio non capisco. Io cambio la disposizione e la sera, quando torno a casa, me li ritrovo tutti come erano prima” dice, ormai completamente sconsolata.
A quel punto a noi è tutto chiaro. Madame G. ha commesso un errore madornale. Ha sottovalutato Chander il quale, mal tollerando mutamenti anche, per dire, a casa di altri, ogni volta che entrava nella dimora di Madame G. si faceva venire lo scorbuto perchè tutti i mobili erano stati spostati, causando un BIG MESS. Un gran casino, insomma.
Che poteva fare dunque il buon uomo? Stringersi nelle spalle e pensare, al limite, che la sua datrice di lavoro era impazzita ma lasciar tutto come aveva trovato oppure non chiedersi nulla e rimettere tutto a posto al millimetro?
A questo interrogativo vi è solo una risposta.
Rimane da riflettere su questo. Se Madame G., signorina minuta e aggraziata, ci mette 40 minuti per spostare i mobili, come è possibile che Chander ci metta circa sei ore e si presenti a casa mia sudato, distrutto e con delle occhiaie che farebbero l’invidia di Tom Waits?
A questo interrogativo invece non vi è proprio risposta.
Tranne che in India funziona sempre tutto al contrario
Lady B.